I vincitori del Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro 2022 sono Sofia Galvan / Stefania Menestrina
Le vincitrici del Premio Prospettiva Danza Teatro 2022 sono SOFIA GALVAN/STEFANIA MENESTRINA con la coreografia Ototeman, a cui è stato assegnato anche il Premio del Pubblico. Complimenti e un sentito ringraziamento anche agli altri 8 finalisti, in particolare a Francesco Curci, Pergallini/Pitarresi, Nicola Galli i 4 finalisiti selezionati dalla giuria.
Domenica 16 ottobre, si è conclusa la tredicesima edizione il Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro che sostiene la giovane danza contemporanea. La giuria internazionale di esperti ha esaminato con perizia e attenzione gli 8 progetti proposti selezionati, aprendo ad un dialogo costruttivo e prezioso con gli artisti. Una serata densa di emozioni quella della finale, che ha visto esibirsi sul palco del Ridotto del Teatro Verdi di Padova i 4 finalisti selezionati dalla giuria: Francesco Curci, Pergallini/Pitarresi, Nicola Galli, Sofia Galvan/Stefania Menestrina. Grazie infine al pubblico che ha assistito a questa dodicesima edizione del Premio, alla Fondazione Cariparo e alla Fondazione Finanza Etica per il fondamentale sostegno.
Il premio consiste in un contributo alla produzione quantificato in euro 5.000, una residenza di creazione di una settimana all’interno degli spazi del Festival Prospettiva Danza Teatro e la presentazione del lavoro finito nella programmazione dell’edizione 2023 – il premio è finanziato dalla Fondazione Cariparo e dalla Fondazione Finanza Etica.
SOFIA GALVAN/STEFANIA MENESTRINA – Ototeman:
L’idea parte dal presupposto di non averne una. Ciò ha portato ad avere completa libertà fisica e concettuale. Il non avere presupposti non implica non avere un’idea. Siamo legate da uno stato comune ma estraneo, equilibrato e dissestato, continuo ma intermittente, accurato e naturale. Un flusso di movimento nato da sé ha portato il duo alla creazione di immagini mutaforma che appaiono e scompaiono esattamente come nascono. Tra queste, di maggior ispirazione è stata la figura del totem, un’entità naturale o soprannaturale con un significato simbolico che viene “evocata” dentro di sé. Il nostro spirito guida è una versione leggera, ironica, complice e spensierata di noi stesse.
La finalità di Ototeman è quella di esplorare la parte più istintiva del nostro essere, comprendente sia corpo che mente. Il pubblico non assistesse passivamente, ma si sente parte di un’esperienza multisensoriale come se lo spettacolo fosse una meditazione, una terapia, grazie ad uso dello spazio molto articolato così come allo stesso modo l’uso del ritmo, producendo in termini performativi elementi di costante sorpresa. Si tratta di una composizione estremamente giovane e consapevole, che merita il tempo lungo della messa in prova, della attesa mediata dal processo di creazione, della ricerca a larga apertura di compasso.
VALUTAZIONI DELLA GIURIA
Our last song di Francesco Curci
La giuria ha apprezzato il rischio assunto nell’affrontare un celebrato classico del repertorio ballettistico, nel tentativo di renderlo politicamente e socialmente rilevante.
Sinopia di Pergallini/Pitarresi
La giuria ha apprezzato la trasposizione dell’archetipo Adamo/Eva, nonostante il rischio dello stereotipo di coppia in danza, in una condizione più riconducibile all’umanità tutta, attraverso una partitura coreografica dinamica e fisica su più piani dello spazio.
Ototeman di Sofia Galvan / Stefania Menetrina
La giuria ha apprezzato un uso dello spazio molto articolato così come allo stesso modo l’uso del ritmo, producendo in termini performativi elementi di costante sorpresa, rimanendo fedeli a un preciso vocabolario di movimento.
Ultra di Nicola Galli
La giuria ha apprezzato l’immediata costruzione in termini di immaginario fatta di ambienti diversi. La partitura coreografica, pur non conforme a una più immediata esposizione dei corpi, consente a tutti l’immaginazione di uno spazio futuro, aperto e concreto.